La Direttiva Seveso III ora applicata anche in Italia
Altra recente normativa europea recepita in Italia per chi opera in campo industriale, nello specifico per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante che coinvolgono sostanze pericolose.
La c.d. Direttiva “Seveso III” – sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose, recante modifica e successiva abrogazione della direttiva 96/82/CE del Consiglio n. 2012/18/UE del luglio 2012 – è stata introdotta nell’ordinamento italiano attraverso l’approvazione del Governo Italiano nel giugno 2015 (D. Lgs. n. 105 del 26.06.2015) ed è entrata in vigore un mese dopo, a fine luglio.
Le prescrizioni di questa nuova direttiva intensificano le azioni preventive e di informazione, sia all’interno che all’esterno degli stabilimenti in termini di: Ruolo delle Autorità competenti; PPIR e SGS; Controllo dell’Urbanizzazione, Informazione, Consultazione e partecipazione del Pubblico; Piani di emergenza, Informazioni ed azioni dopo un incidente rilevante; Ispezioni; Obblighi di reporting e scambio di informazioni; Accessi alle informazioni e regime sanzionatorio.
Questi oneri legislativi sono applicati alle aziende, che possono essere così individuate:
– aziende esposte al rischio di incidente rilevante che devono verificare un eventuale aggiornamento e adeguamento delle proprie strutture e degli impianti;
– aziende non ancora esposte a tali pericoli rilevanti e in prospettiva di ampliamento aziendale che devono adottare un iter progettuale di ingegneria impiantistica adeguato alla prevenzione e protezione da tale rischio.
Perché “Direttiva Seveso”?
Il 10 luglio 1976 nella sede Icmesa di Meda (Milano) si verificò un grave incidente chimico, dovuto a un’avaria del sistema di controllo del reattore chimico dello stabilimento.
Tale avaria non si manifestò con un’esplosione, ma le alte temperature di trattamento causarono la formazione di una nube tossica che fuoriuscì dal perimetro e – aiutata dal vento – coinvolse vari comuni limitrofi, soprattutto Seveso.
Ancora oggi, sono condotti studi sulle conseguenze fisiche causate da questo incidente che nell’immediato colpì la popolazione causando un tipo di dermatosi chiamata “cloroacne”.
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