
Progettazione naturalistica: il futuro della biodiversità con Contec
Progettare per la biodiversità è stato l’ultimo impegno di Contec Ingegneria, scelta da Parco Natura Viva (www.parconaturaviva.it) per l’importante intervento della “Serra dei Giganti / House of Giants” che segna il nuovo volto del Parco avviatosi complessivamente verso un masterplan di interventi strategici e strutturali nei prossimi anni.
“Come mai i dinosauri sono così grandi?”. Da questa domanda – posta da un bambino ad una guida del Parco – nasce l’intuizione che ha portato l’avvio del masterplan nel 2017 del Parco Natura Viva con il primo grande progetto della Serra dei Giganti. Iniziata la demolizione della preesistente Serra Tropicale (sorta nel 1978, progettata proprio dal fondatore del Parco, Alberto Avesani) lo scorso ottobre 2018, il nuovo padiglione è ora visitabile dal pubblico.
La serra è il primo esempio in Italia di un’area destinata a questo tema, con una superficie di 1.600 metri quadrati e 12 metri di altezza.
“Affrontare il tema del gigantismo e del nanismo in natura – spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco, tra le eccellenze europee per la protezione delle specie animali minacciate e in via di estinzione che lo scorso giugno ha festeggiato i primi cinquant’anni di attività – ci permette di indagare un aspetto affascinante della biodiversità: vogliamo cercare nei mammiferi, negli uccelli, nei rettili e negli insetti, la chiave di lettura che possa spiegare il motivo delle loro dimensioni anomale che insorgono improvvisamente, per fattori climatici ed ecosistemici.
Peraltro, nella storia dell’evoluzione, questo è avvenuto anche nel caso dell’uomo. L’Homo floresiensis, alto poco più di un metro, visse – ironia della sorte – sull’isola indonesiana di Flores fino a 60.000 anni fa, proprio a poca distanza da uno dei rettili più giganteschi che abbiano mai calcato la Terra: il drago di Komodo. Una specie oggi vulnerabile di estinzione, protagonista della Serra dei Giganti.
Il ruolo di Contec Ingegneria
Contec è stata chiamata a curare il progetto esecutivo-architettonico, la gestione degli appalti delle opere civili-strutturali, del trattamento delle acque, delle scenografie e degli allestimenti interni, il Construction Management – cioè la gestione dell’intera fase di costruzione – e la Direzione Lavori. A questo ruolo, è stato anteposto il coordinamento della demolizione della struttura preesistente.
“Entrare in uno contesto come il Parco Natura Viva per gestire un ambizioso progetto come la House of Giants è stata davvero una grande sfida. Nella sua esperienza, Contec ha gestito progetti di maggiore portata, ma ogni lavoro, piccolo o grande che sia, risulta sempre diverso dagli altri e spesso anche più complicato del previsto. Non sono le dimensioni dell’intervento che incidono sulla complessità e questo progetto ne è un esempio: una nicchia di discipline interconnesse all’interno di un ambiente come quello del Parco che deve mantenere intatte le proprie attività quotidiane senza risentire dei lavori in corso” esordisce Christian Udali, ingegnere civile senior e responsabile di commessa presso il Parco.
La gestione delle esigenze: cantiere e animali
Prosegue Udali “In cantiere, abbiamo gestito contemporaneamente la presenza e le esigenze delle imprese esecutrici assieme a quelle del personale del Parco e dei visitatori, essendo la futura Serra dei Giganti localizzata proprio nel cuore del Parco.
Alle imprese è stato chiesto di lavorare in tempi discretamente ristretti e su opere non standard, come per esempio gli impianti che dovevano ricreare tre ambienti climatici diversi tra di loro all’interno di un unico edificio.
Il personale del Parco era invece portavoce delle esigenze legate alla gestione degli animali che avrebbero preso residenza nella Serra, esigenze che rendevano inderogabile il rispetto delle tempistiche: ciò che accade in un cantiere più ordinario tra negoziazioni e comuni varianti, non poteva accadere al Parco Natura Viva. In questo caso, il ritardo avrebbe compromesso una macchina internazionale ormai avviata che aveva organizzato l’arrivo di nuove specie: gli animali – seppur temporaneamente e custoditi – non possono sostare in qualsiasi luogo perché hanno bisogno di climi e ambienti creati ad hoc per loro”.
…e i visitatori?
“L’impegno del Parco Natura Viva è stato di garantire l’apertura e la fruizione dei propri spazi, soprattutto, mantenendo intatto il livello delle straordinarie esperienze che sa regalare…pur con un cantiere in piena esecuzione al proprio interno! La gestione di queste molteplici esigenze è stato quindi uno dei temi portanti e caratterizzanti del cantiere”.
Conclude Christian Udali con le emozioni che questo mestiere sa riservare “L’arrivo e la sistemazione del primo animale è stata un’emozione indescrivibile. Ce l’avevamo fatta e non si poteva più tornare indietro! La soddisfazione maggiore però l’ho ricevuta dal Direttore Cesare Avesani Zaborra che si è complimentato di persona, elogiando la gestione di questa situazione complessa per i numerosi ruoli interni e le, talvolta, divergenti esigenze che dovevano coesistere (il veterinario, il keeper o i tecnici di laboratorio solo per citarne alcuni).
Lo staff di Contec Ingegneria coinvolto nel progetto è composto dall’ing. Christian Udali, arch. Anna Paola Valbusa, arch. Enrico Antonioli, ing. Paolo Cossato.
La complessità tecnica
La maggiore complessità tecnica sottesa alla realizzazione della c.d. House of Giants è stata quella di individuare le tre diverse aree climatiche che corrispondono a una zona più secca ad alta temperatura destinata ai draghi di Komodo con la minima a 28 gradi, una più umida e insulare destinata alle tartarughe delle Seychelles con la minima a 22-23 gradi e quella amazzonica per la lontra gigante, che può scendere anche a 18 gradi.
Per alcune delle specie ospitate è stato necessario prevedere anche una variazione dell’ecosistema riprodotto: un’area interna ed esterna per le lontre e per le tartarughe giganti e un tetto apribile per il drago di Komodo. Libere di volare all’interno le farfalle giganti mentre il terrario aperto ospiterà coleotteri giganti e altri predatori giganti del microcosmo.
Per approfondire la storia del Parco Natura Viva e del suo patrimonio naturalistico: Fact sheet e Conservation data.
Per conoscere il Parco, https://www.parconaturaviva.it/, e la nuova House of Giants, https://www.parconaturaviva.it/giants.
Alcune immagini dei festeggiamenti per il 50° anniversario del Parco Natura Viva e il lancio della Serra dei Giganti:

Cesare Avesani Zaborra nel cantiere della nuova Serra dei Giganti, insieme al plastico. Il quarto e il quinto da sinistra, ing. Christian Udali e ing. Paolo Cossato di Contec Ingegneria
A questo link, l’intervista al Direttore del Parco dott. Cesare Avesani Zaborra: https://daily.veronanetwork.it/cultura/cultura-verona/parco-natura-viva-inaugurata-la-serra-dei-giganti/.
Nella foto dell’articolo, un esemplare femmina di varano di Komodo giunto al Parco attraverso il progetto EEP dell’EAZA. Courtesy of Parco Natura Viva.
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