
Carlo Scarpa e Castelvecchio, anche Contec nel libro di Richard Murphy
Carlo Scarpa and Castelvecchio revisited di Richard Murphy (2017, Breakfast Mission Publishing) è l’ultimo libro pubblicato dall’architetto scozzese che consolida la sua lunga ricerca condotta su Castelvecchio a Verona. Una pubblicazione articolata e puntuale che cita anche Contec Ingegneria per il lavoro svolto per la parte strutturale nei processi di valorizzazione di questo iconico complesso storico.
E’ con particolare soddisfazione che Contec Ingegneria vede il riconoscimento del proprio prolungato impegno per il restauro di Castelvecchio a Verona. E’ in “The museum after Carlo Scarpa” – capitolo dedicato alla storia più recente del complesso nelle sue fasi di restauro e valorizzazione (pagine 344 – 348) – che viene menzionato lo staff di ingegneri (ing. Maurizio Cossato, ing. Solidea Faedo, ing. Stefano Savoia) che ha curato gli interventi restaurativi effettuati nel corso degli anni: la Torre di Nord-Est (1994 – 1996), la Torre di Sud-Est (2011 – 2013), la Torre dell’Orologio con il giardino e la nuova Sala del Mosaico aperta nel 2016. Un lungo rapporto quello di Contec Ingegneria e delle proprie competenze di ingegneria del restauro con Castelvecchio, un rapporto che ha trovato la collaborazione anche con un altro importante architetto – Peter Eiseman – e la sua installazione “Il Giardino dei passi perduti” collocata nel cortile interno di Castelvecchio (http://www.eisenmanarchitects.com/passi-perduti.html – http://www.contecingegneria.it/comune-di-verona-museo-di-castelvecchio-2/).
Carlo Scarpa ha lavorato a più riprese nel Museo di Castelvecchio, principalmente in due fasi: 1957 – 1964 e 1967 – 1975. Questo rientra, forse, tra i suoi progetti più importanti in quanto riassume la sua cifra attraverso un lavoro fortemente creativo all’interno di un edificio con una già nota e complessa storia. Un magnifico esempio del suo personalissimo linguaggio architettonico, non ultima la sua attitudine per i dettagli e la maestria nella lavorazione dei materiali.
Il suo intervento, radicale e senza tempo, è stato – ed è tutt’ora – fonte d’ispirazione per gli specialisti della progettazione museale di tutto il mondo. L’autore ritiene che l’apice più straordinario sia l’installazione della statua equestre di Cangrande della Scala considerata la collocazione più straordinaria per una singola opera d’arte mai realizzata.
Il libro analizza non solo il lavoro di Scarpa come lo troviamo oggi, ma introduce anche alla complessa storia dell’edificio. Testimonia la brillante curiosità e l’approccio olistico alla progettazione in cui l’arte e l’architettura sono complementari. Richard Murphy studiò Castelvecchio nel 1986 e volle conoscere direttamente molti dei collaboratori di Scarpa, compresi i suoi artigiani. Tuttavia, “Carlo Scarpa e Castelvecchio Revisited” è per molti versi differente rispetto l’omonima edizione precedente del 1990: questo volume non è una seconda edizione né una nuova analisi. Da 198, le pagine sono passate e a 384 con quasi il doppio dei disegni (alcuni erano sconosciuti nella prima edizione) stampati a colori e con nuove fotografie.
Chi è Richard Murphy?
Richard Murphy si è formato alla Newcastle University e successivamente all’Università di Edimburgo, dove ha anche insegnato. Le sue ricerche condotte su Carlo Scarpa e Castelvecchio sono iniziate nel 1986 e culminate in mostre (Edimburgo, Londra e Verona), un libro “Carlo Scarpa e Castelvecchio” e numerose conferenze. Sempre con l’ispirazione di Carlo Scarpa, ha scritto un libro su Palazzo Querini Stampalia a Venezia e ha presentato un film – diretto da Murray Grigor – per la rete inglese Channel 4. Murphy è un accademico della Royal Scottish Academy, Fellow della Royal Society of Arts, Fellow della Royal Society of Edinburgh, Fellow della Royal Incorporation of Architects of Scotland, Fellow di Edinburgh Napier University e membro del RIBA – Royal Institute of British Architects e nel 2016 ne è stato eletto nel Consiglio. Nel 2016 ha vinto il concorso “Casa dell’anno del Regno Unito” di RIBA / Channel 4 TV con l’abitazione nella New Town di Edinburgo che ha progettato per se stesso. Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali in Europa e negli USA e ha esposto nel British Pavilion alla Biennale di Architettura di Venezia. Nel 2006 è stato votato “Architetto scozzese dell’anno” dai lettori della rivista di architettura “Prospect” e nella Queen’s Honors List 2007, gli è stato assegnato un riconoscimento OBE. Collabora frequentemente con riviste di settore, oltre ad essere citato e recensito per i propri lavori.
Per maggiori informazioni sulla pubblicazione: http://www.breakfastmissionpublishing.com/. La nota sul testo di Richard Murphy e la sua biografia sono state adattate dall’inglese dal sito della casa editrice.
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